Second Life: La resurrezione della moda, Secondo Antonio di Nuzzo     Second Life: La resurrezione della moda, Secondo Antonio di Nuzzo    Second Life: La resurrezione della moda, Secondo Antonio di Nuzzo    

La storia di Second Life affonda le sue radici a Montedecoro, un angolo di Campania dove la nonna di Antonio, Emilia, sarta autodidatta, iniziò a riciclare i tessuti dei paracadute tedeschi subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con un’intuizione rara e un lavoro instancabile, Emilia e le sue amiche avviarono un’attività che, in breve tempo, sarebbe diventata una colonna portante dell’economia locale. Quella che inizialmente sembrava una piccola impresa di recupero, si è trasformata in una vera e propria tradizione artigianale.

Nel 2001, Antonio, figlio d’arte e terza generazione di artigiani, decise di specializzarsi in un settore allora trascurato: calzature, pelletteria e accessori. Mentre il mercato puntava tutto sugli abiti, Antonio intuiva il valore nascosto nei rifiuti tessili. Con occhi esperti, riusciva a estrarre da ogni scarto veri e propri tesori. È così che nasce il legame profondo di Antonio con il recupero, una passione che gli ha permesso di trasformare il suo lavoro in un “matrimonio” con gli accessori.

Nel 2019, quella passione si concretizza in Second Life: un brand che non è solo un nome, ma una vera dichiarazione di guerra al fast fashion. Oggi, l’azienda è conosciuta in tutto il mondo per la sua innovazione nel recupero tessile, specializzandosi nella selezione e rigenerazione di calzature, pelletteria e accessori. Ogni prodotto che passa tra le mani di Antonio e del suo team è un’opera di arte indossabile, una fusione di esperienza, creatività e sostenibilità, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli scarti e avvicinarsi sempre di più al Zero Waste.

Antonio non si ferma. La sua visione va oltre i confini, portando Second Life ad aprire negozi ad Amsterdam e a prepararsi per un’espansione in Africa. Qui, il brand non solo crea opportunità di lavoro, ma si propone come modello di educazione e sensibilizzazione, affrontando le problematiche ambientali legate ai rifiuti tessili e promuovendo il riciclo e la sostenibilità.

Second Life oggi non è solo un brand, è un movimento. Un simbolo di resistenza contro il consumismo e il fast fashion. FUCK FAST FASHION è il nostro mantra, la forza che ci spinge ogni giorno a fare di più per l’ambiente e per la moda del futuro. Antonio di Nuzzo è la dimostrazione che, talvolta, per cambiare il mondo basta prendere una borsa dimenticata o un paio di scarpe scartate e restituirgli nuova vita.